Cambiamento sociale

“Una volta che il cambiamento sociale ha inizio, è impossibile invertirne il corso. Non si può rendere di nuovo ignorante una persona che ha imparato a leggere. Non si può umiliare una persona che si sente fiera. Non si possono opprimere i popoli che non hanno più paura. Abbiamo visto il futuro e il futuro ci appartiene.” - César Chávez

domenica 2 novembre 2014

SBLOCCA IPOCRISIA


Lo Sblocca Italia serve. Serve tantissimo. Serve a restituire l’esatta
“cifra ambientalista” di questo governo, del Partito Democratico e della
nuova corte che circonda il segr. pres. del Cons. Matteo Renzi.
Con buona pace per Ecodem, malpancisti vari che comunque continuano
ad albergare e ad allearsi con quel partito beneficiando della grande
asta democratica utile a superare ogni asticella di sbarramento,
il “Nazareno” mostra la propria natura anti-ecologista. L’Italia cambia verso… Regioni come la Basilicata diventeranno finalmente

dei piccoli Texas. Novelli Jr (lo ricordate il mitico petroliere di “Dallas”?)
scorrazzeranno per le campagne lucane a bordo di Hummer H1 6000 cc. Grazie allo
Sblocca Italia, appena firmato dal Capo dello Stato e che presto sarà convertito
in legge dal Parlamento Italiano, le attività di prospezione, ricerca e coltivazione
d’idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale rivestiranno carattere
d’interesse strategico e saranno di pubblica utilità, e quindi urgenti e indifferibili.
Finalmente qualcuno ha detto basta ai comitatini che intralciano la corsa al petrolio
e le trivellazioni e impediscono al nostro Paese di dotarsi di “bomboloni” sotterranei
per fronteggiare le crisi energetiche.
Grazie alla dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dell’opera,
si partirà veloci con l’esproprio e ogni opposizione sarà rimossa, ogni contestazione
tacitata, e se gruppi di cittadini e associazioni ambientaliste si ostinano a mettersi
di traverso, saranno guai! Libertà è Partecipazione. Bellissime le parole di Giorgio Gaber che troviamo
spesso nei convegni elettorali dei democratici e agli ingressi delle Feste de
L’Unità: sfondi rassicuranti. Ok, belle parole, buone per prendere voti e accontentare
la base, ma se sei di intralcio al “manovratore del fare”, interviene la celere.
Peggio della Legge Obiettivo (Lunardi-Berlusconi) che per realizzare opere strategiche
(come il TAV) ha azzerato ogni forma di partecipazione dei cittadini e di coinvolgimento
delle istituzioni locali nelle scelte che interessano territori e comunità. Nel 1787 Goethe descriveva così il territorio polesano nel suo viaggio in Italia:
«Il tragitto, con un tempo splendido, è stato piacevolissimo; il panorama e le
singole vedute, semplici ma non senza grazia. Il Po, dolce fiume, scorre fin
qui attraverso pianure estese; ma non si vedono che le sue rive a cespugli e a
boschetti». Nel 1948, la Costituente stabiliva, per preservare la bellezza unica italiana:
«La Repubblica tutela il paesaggio ed il patrimonio storico e artistico della nazione».
Nel 2013, l’ISPRA ha certificato in 8 mq al secondo la quantità di terra italiana
seppellita sotto il cemento e l’asfalto. Nel 2014, il governo Renzi accentua ulteriormente la già grave “deregulation”
edilizia che ha saccheggiato e devastato territorio e paesaggio di cui tanto ci
vantiamo (e che ha romanticamente ispirato poeti e viaggiatori), rimette il turbo
a tante grandi opere inutili e dannose che segneranno irreversibilmente le linee
del nostro paesaggio e rilancia la svendita di patrimonio demaniale presentandolo
all’opinione pubblica come agognata “valorizzazione”. Tra le pieghe, poi, oltre al danno c’è anche una bella beffa.
La mirabolante Autostrada Orte-Mestre, 10 miliardi per 400 km di asfalto in
territori fragili e bellissimi, densi di Zone a Protezione Speciale e Siti di
Interesse Comunitario, da realizzarsi tramite la bacchetta magica chiamata
“Project Financing”, aveva un problema: non stava in piedi. Almeno senza la
defiscalizzazione. Ed infatti, per questo, la Corte dei Conti aveva imposto uno stop.
Ma qui arriva in soccorso lo Sblocca Italia: la defiscalizzazione (che equivale a quasi
2 mld di euro che evidentemente non entreranno nella casse dello Stato) si applicherà
anche alla Orte- Mestre. Chissà cosa direbbe Goethe di fronte a cotanta fantasia
al potere! Nel decreto del governo Renzi infine non poteva certo mancare l’accelerata sugli
inceneritori che saranno così sbloccati e imposti al pari delle altre opere ritenute
strategiche e senza alcun vincolo di bacino. Tradotto: laddove si riducono rifiuti,
si ricicla e si riusa, arrivano rifiuti freschi freschi da altri territori. Con tanti
complimenti ad amministrazioni locali e cittadini virtuosi… Spazzando via slides e buone intenzioni di chi predica la sostenibilità,
lo Sblocca Italia sarà un utilissimo spartiacque Infatti, da una parte ci saranno i dirigenti ed i fiancheggiatori del partito del
cemento, delle privatizzazioni, delle emissioni, della crescita “costi quel che costi”
; gli esecutori degli interessi di lobbies, profittatori di ciò che appartiene a tutti.
Dall’altra parte, da questa parte, ci saranno le forze che non accettano né mai
accetteranno che ambiente, salute e beni comuni siano sacrificati insieme agli
altri diritti dei cittadini per soddisfare l’avidità di poche persone, di pochi
gruppi di potere. Occorre una nuova resistenza, un’alleanza di cittadini,
ambientalisti, comitati e comitatini… Occorre unirsi con urgenza. *articolo scritto per Adistaonline.

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