Cambiamento sociale

“Una volta che il cambiamento sociale ha inizio, è impossibile invertirne il corso. Non si può rendere di nuovo ignorante una persona che ha imparato a leggere. Non si può umiliare una persona che si sente fiera. Non si possono opprimere i popoli che non hanno più paura. Abbiamo visto il futuro e il futuro ci appartiene.” - César Chávez

venerdì 7 novembre 2014

IMMIGRATI E EXTRACOMUNITARI SONO IL PROBLEMA DELL' ITALIA

Immigrati, extracomunitari, questo è il problema dell'Italia. Rubano il lavoro ai giovani italiani, ma chi gli da il lavoro? Non sono forse gli stessi italiani? Questa mattina andando al supermecato sotto casa incontro una vecchietta con sguardo arcigno con appresso un filippino che gli porta la busta della spesa, mentre è alla cassa lo rimprovera aspramente per come mette la spesa sul nastro della stessa, e naturalmente questo filippino sta rubando il lavoro di qualche
italiano che ben volentieri farebbe da schiavo ad una così amabile vecchietta, o forse questa si potrebbe definire in un unica parola schiavitù? Schiavitù, questo è il termine corretto per il lavoro sottopagato degli extracomunitari, certo anche loro hanno la loro parte di responsabilità perché piuttosto che morire di fame si lasciano schiavizzare da gente che sicuramente si ritiene benedetta dal signore e che poi quando chiacchiera con il vicino di casa gli dice come sono cattivi e sporchi questi extracomunitari. Certo il suo schiavo fa eccezione perché lui è educato e ben sottomesso. Quindi il problema sono gli immigrati? Forse sì e forse se mio nonno avesse avuto tre palle sarebbe stato un flipper, ma lasciando da parte i "forse" e i "potrebbe" e guardando bene la cosa dall'esterno, si può solo dire che i colpevoli di questo degrado si trovano da entrambi i lati. Si trovano nell'italiano ignorante che per il suo personalissimo tornaconto sfrutta la manodopera straniera fregandosene dei diritti, e sta anche nell'immigrato che non lotta perché i suoi diritti siano rispettati, perché non li conosce, perché non vuole, perché sempre meglio della guerra. Se non si capisce che indifferentemente dal colore della pelle e dalla provienenza i diritti di uno sono i diritti di tutti non si va da nessuna parte, perché se lotti per i diritti non puoi lottare per i diritti esclusivi di un tale gruppo, non funziona, è ingiusto e le ingiustizie a lungo andare puzzano come un cadavere in casa. Quindi la soluzione è lottare per i diritti di tutti così che ognuno ne possa beneficiare, non c'è altro, tutto il resto sono chiacchiere da bar di persone ignoranti e senza il minimo concetto di comunità. Detto questo sono favorevole alle frontiere ma con questo si deve avere una politica internazionale che preveda il non sfruttamento dei popoli meno tecnologicamente avanzati. Basterebbe poco, basterebbe smettere di vendergli le armi, smettere di rubargli il petrolio, smettere di rubargli i minerali, perché qui i carnefici siamo noi, siamo noi che con la nostra ignoranza, con la nostra non curanza politica abbiamo permesso ai nostri governi di pulirsi il culo con la carta dei diritti dell'uomo mentre si depredava i paesi meno forti, mentre si lavorava per creare guerre civili nei loro paesi, mentre si mentiva con le tv per creare l'odio interraziale. E' colpa nostra, che lo sapessimo o meno non conta, noi non abbiamo fatto nulla perché questa barbarie si fermasse in quei paesi e ora che tutti scappano dalla guerra, dalla fame e da forme di dittatura raccapriccianti non ci si puo' lamentare ora che la dittatura l'abbiamo anche in casa, non si può semplicemente incolpare gli extracomunitari, perché noi e non loro abbiamo eletto governi assassini, noi e non loro abbiamo girato la testa dall'altra parte quando i bambini venivano uccisi e seviziati con le NOSTRE armi, NOI e non loro avremmo dovuto sapere che i diritti o valevano per tutti o non sarebbero durati molto, quindi se volete trovare un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio e scoprire di essere il bambino seviziato, la donna stuprata, il fratello morto, il padre smembrato, la bomba che cadeva, il soldato che sparava e anche di essere stato tra tutti l'essere più ignobile e cioè quello che se ne fregava di tutti gli altri.

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