Sono passati undici mesi e due giorni dal fatidico giorno che ha visto scendere in piazza quel gruppo di sognatori, rivoluzionari, disperati, un giorno in cui tutti si vedevano potenziali creatori di una nuova società... Dei pazzi, qualcuno così ci ha definito, dei fascisti, dei comunisti, dei massoni, dei nullafacenti, degli eroi, dei santi, dei viaggiatori che aspettavano a vele spiegate quel soffio di sollevazione che avrebbe rivisto uniti i cittadini del bel paese, uniti con un unico motto, con un'unica speranza di giustizia, di uguaglianza, ma quel vento non si è mai alzato e ognuno nella zattera della sua esistenza ha iniziato ad incolpare il vicino "colpa tua se il
vento non si è alzato" diceva uno, "No la colpa è tutta tua" rispondeva l'altro. Altri partivano remando senza scopo, senza senso, in preda a una folle euforia ingannando se stessi e gli altri portandoli nel burrone. Ma la verità è che quel vento non si era alzato e non se ne vedeva traccia
scrutando le creste lontane delle onde, nulla, neanche un alito caldo. Ma i sogni sono fatti per essere sognati, e noi sappiamo che quel vento che si era alzato nelle nostre anime è ancora qui, a dispetto di tutte le previsioni meteo noi siamo quelli che hanno sperato in quel vento perché quel vento ce l'avevamo dentro, ce l'abbiamo dentro e anche se quel vento non si alzerà mai noi sappiamo che eravamo quelli che erano pronti a navigare, eravamo quelli pronti a cambiare, e forse un giorno quando meno ce l'aspettiamo, quel vento si alzerà veramente e io sono certo che vi troverò lì al mio fianco a veleggiare verso una civiltà degna di questo nome, e fino a quel giorno tenete ben riposte le vele, pronte per essere spiegate. Il vento si alzerà.
Nessun commento:
Posta un commento