Cambiamento sociale

“Una volta che il cambiamento sociale ha inizio, è impossibile invertirne il corso. Non si può rendere di nuovo ignorante una persona che ha imparato a leggere. Non si può umiliare una persona che si sente fiera. Non si possono opprimere i popoli che non hanno più paura. Abbiamo visto il futuro e il futuro ci appartiene.” - César Chávez

venerdì 26 dicembre 2014

Giù le mani dai NO TAV

Giù le mani dai NO TAV.
Ci risiamo, ancora la strategia della tensione per colpevolizzare un gruppo che si è distinto per la lotta contro una grande opera distruttrice che altro non è che la TAV. In questi giorni abbiamo visto una serie di servizi che riguardavano gli attentati incendiari sulle tratte dell'alta velocità sia nei pressi di Firenze sia nei pressi di Bologna, ma è chiaro che i NO TAV non ci guadagnerebbero nulla, eppure accanto ai pozzetti si ritrovano scritte NO TAV che subito i telegiornali di regime riprendono. Renzi il dittatore (il quale governa oramai da un anno senza essere stato eletto) dice «Non intendiamo rievocare parole del passato. È in atto un tentativo di sabotaggio. Approfondiremo. Ora la parola alle
indagini», beh non vogliono naturalmente parlare di terrorismo perché altrimenti c'è il rischio che capiamo subito che si tratta di un ritorno di fiamma della strategia della tansione. Questa teoria è confermata anche dalle parole di Imposimato (che ricordiamo per essere stato giudice istruttore per i più importanti atti di terrorismo come ad esempio, uno su tutti, il rapimento di Aldo Moro) il quale dice:  "Cari amici, da ex magistrato che si è occupato di terrorismo di ogni genere, voglio informare gli italiani che gli attentati contro la linea ferroviaria Firenze-Bologna, sono atti gravi ma non sono opera dei No Tav, ma atti della strategia della tensione per criminalizzare i movimenti No Tav e reagire alle inchieste della magistratura di Firenze e di Torino che sta indagando su gravi delitti attribuiti nelle ordinanze di custodia cautelare a funzionari ministeriali, funzionari delle stazioni appaltanti, esponenti del crimine organizzato e appaltatori". Insomma la solita tattica per deviare l'attenzione dai veri atti di mafia e nello stesso tempo colpevolizare un gruppo che legittimamente lotta contro il sistema, sì il sistema delle mafie colluse con la politica, il sistema delle mazzette degli appalti truccati, insomma il solito sistema che sistema solo i potenti e che umilia la popolazione, sì proprio così, quel sistema che trasforma i cittadini onesti in criminali e che al contempo beatifica i criminali quelli veri. Naturalmente la cittadinanza crederà alle bugie di regime perché "lo dice la TV", ed ecco che come sempre un ruolo importante del meccanismo è ricoperto dai nostri giornali e giornalisti farlocchi che mistificano, che riportano le notizie senza mai farsi una domanda sempre alterandone il contenuto a favore dei loro padroni. Vorrei poter dire che alla fine questi mezzi gli si sono sempre ritorti contro, vorrei poter dire che il male alla fine perisce colpito dai suoi stessi strumenti, ma così non è, sì forse alcuni di questi subiranno gli effetti delle loro malefatte ma intanto chi ne subisce tutti gli effetti è il popolo che per impotenza o per ignoranza subisce attutendo il colpo, senza mai restituirlo, ma che stiano attenti i nostri sicari a non illudersi che questi colpi non vengano mai restituiti, anche un vulcano prima di eruttare può non dare segni della sua esplosione e sembrare solo un monticello sornione che brontola senza mai reagire, ma questo può cambiare da un momento all'altro. Il problema delle grandi masse è simile a questi fenomeni naturali come il vulcano di cui sopra o come una slavina che prima di staccarsi dal crinale della montagna silenziosa non dà adito a preoccupazioni ma che dopo travolge tutto e tutti. 

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