Cambiamento sociale

“Una volta che il cambiamento sociale ha inizio, è impossibile invertirne il corso. Non si può rendere di nuovo ignorante una persona che ha imparato a leggere. Non si può umiliare una persona che si sente fiera. Non si possono opprimere i popoli che non hanno più paura. Abbiamo visto il futuro e il futuro ci appartiene.” - César Chávez

mercoledì 12 marzo 2014

No E45 autostrada

No al pedaggio, No alla devastazione del territorio, Sì alla messa in sicurezza e al trasporto su ferro




Il copione si ripete. Otto anni fa, il Consiglio regionale dell’Umbria approvò la trasformazione della
E45 Orte-Mestre in autostrada con 27 voti favorevoli e uno contrario, quello del consigliere Oliviero Dottorini. Oggi come allora, destra e sinistra votano compatti in nome del cemento la realizzazione di
un’opera anacronistica e distruttiva per la nostra regione. Segnali positivi, però, arrivano dal fronte
dei contrari che si sta allargando sia fuori che dentro il palazzo. La mozione proposta da Dottorini infatti ha trovato il voto favorevole di Idv, Comunisti umbri e Prc, oltre all’astensione della Lega Nord, che ha palesato la sua contrarietà al progetto presentando una propria mozione. Fuori, fra i partiti senza rappresentanza regionale, Sinistra ecologia e libertà e Movimento 5 stelle hanno ribadito il loro no ad “un’opera costosa ed inutile”. Al contrario i sostenitori della trasformazione in autostrada si sono trincerati dietro rassicurazioni palesemente infondate, affiancando a un convinto Sì all’autostrada la richiesta di esenzione dal pedaggio per gli umbri. Una opzione inesistente e neppure prevista dal governo nazionale.
Secca la posizione del capogruppo Dottorini dopo la bocciatura della sua mozione: “Ancora una volta destra e sinistra, unite da una visione cementizia dello sviluppo, avallano un’opera che lascerà all’Umbria soltanto devastazione ambientale e pedaggio a carico dei cittadini. La nostra regione perde una straordinaria occasione per sfilarsi da un progetto che non aveva senso dieci anni fa, ma che oggi assume i connotati di un’assurdità colossale”. Intanto, dalla società civile, si è levato un coro di voci critiche, con cittadini, comitati e sempre più associazioni pronte a dare battaglia. Fra queste Italia Nostra, Legambiente, Umbria Migliore, “Salviamo il paesaggio” e Circolo 1° Maggio che hanno animato a Perugia partecipati incontri organizzati dal comitato “9 Dicembre” e dalla Marcia
della Dignità con lo scopo di “costruire un vasto movimento popolare di opposizione ad un’opera mostruosa e faraonica che, per molteplici ragioni ambientali, sociali e politiche, non deve essere fatta”. Anche Aci e Federconsumatori si sono sottratte al coro di “evviva” che ha accolto l’annuncio di questa nuova cattedrale nel deserto. A livello nazionale inoltre un vasto gruppo di associazioni ambientaliste, comitati e movimenti fra i quali Wwf, Legambiente, Salviamo il Paesaggio, Stop al Consumo di Territorio e Pro Natura, si sono riunite nella “Rete Stop Orte-Mestre”. Dal 2006 ad oggi, insomma, si sono moltiplicate a vista d’occhio le opinioni di chi chiede allo schieramento delle larghe intese di voltare le spalle alla “grande opera di Bonsignore”. Centrosinistra e centrodestra però sembrano non aver udito le loro voci. Cercheranno di accorciare la distanza con i cittadini o preferiranno rimanere invischiati nelle logiche del catrame e del cemento? Per ora pare abbiamo scelto quest’ultima strada.


1 commento:

Anonimo ha detto...


Philosophus
Devo esprimere la mia ammirazione per il Grafico che ha configurato questo "groppo stradale" da incubo e che ben esprime la situazione di tante parti del territorio italiano teatro di grovigli stradali e autostradali che si sono divorati migliaia di ettari di terreno agrario ed hanno determinato il pernicioso fenomeno dell'edilizia urbana sparsa e frantumata dovunque allungando i percorsi automobilistici per il raggiungimento del posto di lavoro (quando c'è!), contribuendo ad aumentare l'inquinamento e i consumi di carburante nonché rovinando irrimediabilmente il paesaggio.