Non crediamo alla favola del "è solo un caso", se sei lì, sei lì per un motivo e se frequenti certe persone non è a caso. Diciamoci la verità, che il Ministro Poletti non sapesse nulla non ci crede nessuno, e il forte dubbio ora c'è anche su Marino e sull'intero sistema PD, anzi più che un dubbio. Renzi ha protetto Poletti, ma qui non c'è più nulla da proteggere, sono coinvolti i politici della capitale, ex ministri come Alemanno che fu in carica proprio in un governo Berlusconi, lo stesso che adesso chiede lo scioglimento della giunta ma non per commissariare il campidoglio, ma per andare a nuove elezioni, così che magari ci possano mettere altre teste da gestire.
Ma siamo sinceri, questo quadro di corruzione-
politica-mafia-lobby è del tutto trasversale e prende ogni strato della politica romana e non.
Marino va dalla Gruber e dice di non aver mai parlato con il Guercio (Carminati Massimo), poi scopriamo che ci ha parlato eccome, ed è stato anche ospite alla cooperativa dello stesso, come si fa a non conoscere questi individui? Non si può se uno è nell'ambiente della politica romana. La terra di mezzo non esiste, i giornalisti si affannano a coprire le malefatte, parlano di "PD romano" quasi a voler far intendere che si tratta di una cosa ristretta e delimitata all'ambiente romano, a quel nucleo che è il PD di Roma, ma come si fa a non pensare che in effetti i vertici del partito non sapessero? Pensate se questo fosse successo al Movimento 5 stelle, in questo caso i TG nostrani si sarebbero affannati a dire solo il meet-up Romano? O avrebbero preso tutta l'erba in unico fascio? La magistratura riuscirà ad andare avanti o sarà bloccata prima di scoprire troppo? Tante sono le domande che vengono
alla mente in questo momento, perché tutto questo non ci sorprende più di tanto, quello che ci sorprende veramente è che dei giudici stiano facendo il loro lavoro, quello che ci sorprende è che un po' di luce sta venendo fatta nel buio tetro di quello che i giornali chiamano terra di mezzo ma che in realtà non ha confini così delineati, per Carminati finiva in un punto ma forse per altri iniziava proprio dal punto in cui finiva per Carminati. Pezzi più grossi di lui gestiscono cose ben più grandi degli affari della capitale, quello di Roma è solo una cellula di un organismo più grande e completamente malato. Se no non si spiegherebbe l'insabbiamento dei media nei confronti del 5 stelle che da tempo chiedono il commissariamento della capitale parlando di mafie, osteggiati e derisi dai poteri forti. Anche adesso nel cuore della bufera questi "politici" affermano "Roma non va commissariata, non va sciolta la giunta, sarebbe una vittoria della mafia". Dal Presidente del Senato Grasso al Ministro dell'Interno Alfano, continuano a proteggere, a difendere senza più nessuna vergogna, non hanno più paura di nessuno, per carità queste sono persone oneste che hanno le loro idee, ma un dubbio sorge: perché sarebbe una vittoria della mafia? Perché questa volontà a non andare fino in fondo nella vicenda? Come fanno ad essere così sicuri di Marino? Anche dopo che quest'ultimo ha mentito in diretta nazionale? Sarete anche tutti innocenti, sarete anche tutti estranei ai fatti, sarà un caso che il Ministro Poletti sia stato ripreso in quelle foto, Marino avrà avuto un vuoto di memoria, ma tutto questo puzza e la puzza sta salendo molto in alto nelle istituzioni.
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