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| Pablo Iglesias Leader di Podemos |
Pubblichiamo questa dura critica al PD e alle sinistre europee, del leader di Podemos Pablo Iglesias:
"Dopo la 2° guerra mondiale in Europa Occidentale le possibilità di trasformazione politica
sichiusero per sempre. Immaginate cosa significava che quallcuno come Enrico Berlinguer, l'erede del parito di Togliatti
, l'erede del partito di Luigi Longo, arrivasse ad affermare, in un esercizio di pragmatismo politico senza precedenti
(un po esagerato a mio giudizio): "mi sento sicuro sotto l'ombrello della nato",
che era un modo di riconoscere che la geopolitica affermatasi nella guerra fredda implicava che
"beh, siamo ripartiti in blocchi, se noi comunisti italiani vogliamo arrivare al potere dobbiamo accettare
che ci è toccato stare in uno dei blocchi e accettare tutte le regole di esso". E nemmeno quei comunisti
italiani che diventarono la seconda forza del oro Paese, che arrivarono a vincere le elezioni
europee, che controllavano i principali governi regionali, buona parte dei principali comuni,
che avevano come riferimento fondamentale buona parte dell'intettualità italiana
che era vincolata al Partito Comunista, neanche loro riuscirono a vincere
e finirono per convertirsi, dopo la famosa svolta di Achille Occhetto, in una cosa che si
chiamava Partito Democratico della Sinistra, poi semplicemente Partito Democratico,
e adesso in una cosa che è il nulla politico guidata da un signore democristiano
che si chiama Matteo Renzi, e che è diventato il riferimento fondamentale dei fuori
strada, persi, spaventati, umiliati socialisti spagnoli.
L'altro giorno mi diceva "off the record", un giornalista spagnolo, che la chiave
fondamentale del perché il leader dei socialisti spagnoli ci attacca tanto,
ci attacca con un linguggio dell'estrema destra "questi populisti di PODEMOS che vogliono
costruire una dittatura come quella del Venezuela", io mi dicevo "non posso credere
che il segretario generale di un partito che si definisce socialista possa parlare in
questi termini". Ma questo giornalista mi spiegava "questo è quell che Renzi ha detto
di fare" e questo rivela quello che è diventata l'Europa e i partiti politici derivati dalla tradizione
del movimento operaio."
"Il problema è il contrasto tra quello che ha detto e quello che ha fatto.
Alla fin fine hanno fatto una trattativa con la destra in Europa con i sostenitori
dell'austerità per negoziare chi sono i commissari europei e il Presidente della comissione
europea. Il presidente della commissione Europea è uno che è responsabile delle
trattative illegali con multinazionali per non pagare le tasse. Renzi è
politicamente responsabile della presenza di Jean Claude Juncker e dei commissari europei
quindi discorso bellissimo ma al confronto dei fatti secondo me ha tantissime cose
da spiegare. La politica non può essere soltanto marketing e parole belle. Renzi
è stato capace di far credere "io sono la novità", "io sono nuovo", "la politica è vecchia
e io sono nuovo", ma le informazioni che ho per esempio questa riforma dell'articolo 18
che contribuisce a distruggere i diritti dei lavoratori secondo me è molto vecchia, una cosa
molto vecchia anche questa trattativa con Berlusconi per chiudere il sistema
politico italiano a due partiti. Quindi penso che gli italiani hanno ragioni
per essere abbastanza frustrati dopo delle promesse che lui non è stato capace
di concretizzare, appunto al contrario alla fin fine sembra un politico vecchio
che purtroppo è una caratteristica della politica italiana che è la vecchiezza dei
suoi politici anche se hanno una faccia più giovane."
Pablo Iglesias Leader di Podemos
Trascrizione a cura della redazione di GILDARIVOLUZIONARIA.
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