Riporto questo interessante articolo scritto dall'amica Paola, che è uno spaccato dei concorsi per le assunzioni ai nostri tempi, concorso che sembra essere studiato a misura per non assumere nessuno tranne quelli che già naturalmente ne hanno "diritto". Insomma la solita parentopoli la quale viene favorita da un sistema di concorsi a dir poco aberranti. Buona lettura.
CRONACA
DELLA PARTECIPAZIONE AD UN CONCORSO PUBBLICO
(per un posto da
amministrativa a tempo indeterminato all'Università di Padova)
Di: Paola Betetto Larese Gortigo
Il tutto era così predisposto: domanda da presentare entro il giorno x,
tramite raccomandata o tramite posta elettronica certificata, a fronte
del pagamento di 15 euro all'università per coprire le spese del
concorso.
Ovviamente la domanda comprendeva una corposa serie
di documenti da far pervenire all'ufficio preposto. Sul bando però c'è
scritto che l'invio telematico non deve superare la soglia di x MB. Io e Matteo
diventiamo scemi e perdiamo un sacco di tempo per comprimere il tutto
in un unico invio, cosa che alla fine si rivelerà impossibile. Decido di
dare seguito a due invii, e al diavolo. Entro nella mia casella di
posta certificata governativa, digito come destinatario l'indirizzo
certificato dell'università e clicco su invio. Alt: il sistema mi
informa che 'l'indirizzo del destinatario non è riconosciuto'. Come,
indirizzo non riconosciuto?! Ricontrollo un paio di volte, non c'è alcun
errore. Sta a vedere che.......... Una veloce ricerca su internet mi
rende edotta del fatto che dal mio indirizzo di posta certificata
governativa è possibile inviare mail solo ad una ben precisa selezione
di indirizzi pubblici... per tutti gli altri devo pagare. Compreso
l'indirizzo della *pubblica* Università di Padova, a cui sto cercando di
inviare documenti per un concorso *pubblico*. Reprimo con scarso
successo le mie imprecazioni. Il giorno dopo mi reco all'ufficio postale
per una raccomandata gonfia di incartamenti che mi costa più di 5 euro.
E siamo quindi ad un totale di più di 20 euro per la semplice
iscrizione al concorso.
Concorso che nemmeno sono sicura verrà
realizzato. Difatti prima bisognerà aspettare tot settimane per sapere
se la 'procedura di mobilità interna', o come si chiama, andrà a buon
fine o meno. In caso di esito negativo, pochi giorni dopo ci saranno le
'selezioni psicoattitudinali' e pochi giorni dopo ancora la prova
scritta e il colloquio. In sostanza, sei costretto a studiare nelle
settimane precedenti senza sapere se il concorso ci sarà davvero o no.
(io mi sono messa a studiare? certo che no...)
Arriva
finalmente il giorno della verità: la procedura di mobilità interna ha
avuto esito negativo, quindi il concorso diventa certo. Mettiamoci a
studiare. Aspetta che mi rileggo meglio il bando per vedere quali sono
gli argomenti previsti. Ah, diamo un'occhiata anche alla consistenza di
queste prove psicoattitudinali. Fin lì pensavo si trattasse di una
specie di 'prima scrematura' (togliamo chi proprio non sembra
adatto)....... Invece no, c'è scritto che dalle prove psicoattitudinali
usciranno 10 persone per ogni posto a concorso. I posti sono 2 (uno dei
quali con precedenza ad una determinata categoria che non ricordo),
quindi... *20 persone*?!? Rileggo 2-3 volte per sincerarmi della
correttezza di quanto è scritto e della mia comprensione. E' proprio
così. Su centinaia di persone, solo *20* passeranno alle prove vere e
proprie inerenti gli argomenti del concorso, e a nulla varrà il proprio
CV formativo e professionale. Nulla di nulla.
Sono andata a
fare le prove psicoattitudinali con il sorriso sulle labbra e sono
uscita con il sorriso sulle labbra. Sul serio. Mi aspettavo che sarebbe
stato divertente, e nulla ha tradito le mie aspettative.
Seduto
dietro di me c'era un ragazzo che ho subito riconosciuto delle mie parti
a causa della erre liquida, infatti era di Mestre. Abbiamo
chiacchierato di questi concorsi, lui ormai era un veterano ma si era
ricordato solo la sera prima dell'esistenza di questo concorso.
Mi
ha raccontato che il giorno stesso, alla stessa ora, stavano avendo
luogo altri 5 concorsi dell'università, e abbiamo convenuto che questo
era scorretto in quanto ti obbligavano a partecipare a uno e a uno
soltanto. Mi ha raccontato che, l'anno precedente, un concorso a cui si
era iscritto non era più stato tenuto per esito positivo della procedura
di mobilità interna, ma figurati se aveva rivisto i suoi 15 euro. Io
gli ho detto che al suo posto avrei tirato su un casino, lui ha fatto
spallucce. Perdi talmente tanto tempo e ti fai venire il fegato amaro,
per 15 euro... Insomma, chiacchiere d'indignazione un po' reale e un po'
posticcia, visto che in quel momento ci serviva più che altro per
passare il tempo prima dell'inizio delle prove. Indignati e divertiti al
tempo stesso.
Le istruzioni per lo svolgimento delle prove
erano minuziosamente descritte per almeno due volte sui fogli che ci
hanno dato, e prima dell'inizio le hanno anche lette a scanso di
qualsiasi equivoco. 'Prendi la busta grande' 'Apri la busta grande'
'Compila il foglio x' 'Piegalo' 'Riponilo nella busta grande' etc. etc.
Hai sbagliato a dare una risposta? Non puoi correggere perché la tua
correzione potrebbe essere un segno di riconoscimento. Insomma, a prova
di trasparenza.
In 25 minuti 60 quesiti a risposta multipla (5
alternative, 1 sola corretta) in lingua italiana, logica, calcoli a
mente ('psicoattitudinale'? mah!). Logica e calcoli non sono esattamente
il mio forte. Vabbè, proviamo. Credo di aver risposto a 35-40 quesiti.
Esco dall'aula P300 e passo in mezzo a capannelli di persone di tutte
le età, ma soprattutto della mia, che disquisiscono sul test e sui
quadratini anneriti, ripetendo più o meno sempre le stesse frasi: "Il
tempo era poco" "Ma non occorreva finire" "Quanto valeva la risposta
sbagliata?" Sorrido perché tornano ricordi lontani dell'epoca delle
superiori, o forse del test della patente.
Un paio di giorni
dopo (in anticipo rispetto a quanto era scritto sul bando, quindi ho
pure studiato qualche ora per niente) sono usciti i risultati. Online
nessuna tabella, solo un elenco di 20 nomi in ordine alfabetico, i nomi
di chi è passato. Nessuna graduatoria con punteggi. Non so quanto ho
totalizzato, non so quanto hanno totalizzato i vincitori. Be', sarebbe
carino saperlo, no?! Tanto per farmi un'idea. O pure qui ci sono
problemi di privacy?
Insomma, penso, tutti i metodi per la
'trasparenza' scrupolosamente seguiti durante le prove vanno
letteralmente a farsi friggere di fronte a questo elenco alfabetico di
20 nomi. Vabbè, vaglielo a spiegare.
Ci vediamo al prossimo concorso. Forse.
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