Non c'è alternativa alla lotta, lo dimostrano i fatti di questi giorni le istituzioni ci vogliono schiavi e accodiscendenti, se non si fa come dicono loro allora la loro democrazia è fatta di manganelli e violenza, cosa dovremo fare allora? Restare nel silenzio o alzare ancora di più la voce? Dobbiamo reagire, i diritti non sono un'opzione, non si puo disquisirne nei talk-show, non si possono sottoporre al giudizio di chicchessia. Sono diritti, sono acquisiti per il solo fatto di nominarli. Il diritto di comunicare, di protestare, se neccessario il diritto alla parola non si puo
discutere, o lo si ha o si fa di tutto per acquisirlo e ogni prezzo è giusto se si riesce ad ottenerlo di nuovo una volta perso.
Segue articolo del Corriere dell'Umbria.
Il governo "invece di fare ping pong tra le parti dovrebbe sentire il governo tedesco,
la multinazionale", "dovrebbe farne una grande
questione dell’industria siderurgica" a livello europeo. Così la leader
della Cgil Susanna Camusso a Radio Anch’io a proposito della vertenza
Ast. "Ho incontrato personalmente i lavoratori dimessi, tutti e due
raccontano la stessa cosa: c’è stato un ordine esplicito. Stupisce
sempre, del resto, che queste cose possano avvenire per caso. Ci deve
essere un ordine". Non ha dubbi Susanna Camusso,
intervistata da Il
Fatto Quotidiano in merito al ferimento di alcuni lavoratori della Ast
di Terni colpiti gravemente dalle forze dell’ordine durante una
manifestazione a Roma. "Le manifestazioni pacifiche non possono essere
trattate in questo modo - continua la segretaria generale Cgil -.
Abbiamo chiesto di convocare il Comitato per l’ordine e la sicurezza
pubblica in modo da rendere esplicita una direttiva su quale deve essere
il comportamento delle forze dell’ordine. Quello che è accaduto non
deve più verificarsi".
Fonte: http://corrieredellumbria.corr.it/news/vertenza-ast/153673/Scontri-polizia-operai-Ast--Camusso.html
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